Oggi parliamo del poke per l’estate, un piatto perfetto per coniugare salute e freschezza
Con l’estate ormai arrivata in tutto il suo splendore, è naturale fare più attenzione a quello che si porta in tavola, cosa che andrebbe in realtà fatta sempre. Siamo alla ricerca di piatti freschi e saportiti, il poke per l’estate è sicuramente uno di questi.
Quando si parla infatti di piatti che, in questo periodo dell’anno, vanno per la maggiore tra chi ha intenzione di conciliare gusto e attenzione alla forma spicca senza dubbio il poke. Ma da dove origina questo gustosissimo piatto esotico?
Poke per l’estate: origini polinesiane
L’inconfondibile bowl affonda le sue origini attorno al 400 d.C., quando i polinesiani arrivarono nelle isole Hawaii portando l’usanza di consumare pesce crudo tagliato a cubetti direttamente sulle imbarcazioni.
Soprattutto negli ultimi anni, il poke è diventato un fenomeno mondiale, protagonista di tantissimi ordini di food delivery. Tra i suoi pregi rientra senza dubbio il fatto di essere un piatto estremamente completo dal punto di vista nutrizionale.
Poke per l’estate, come gustarlo
Ma come comporre questo piatto per apprezzarlo al meglio e, nel contempo, non perdere di vista la forma fisica in vista della prova costume?
Vediamo insieme come regolarvi:
- innanzitutto non esagerate con l’apporto di sodio. In questo modo, si fa la propria parte nella prevenzione del rischio di avere a che fare con la ritenzione idrica, inestetismo fastidioso che, per fortuna, può essere risolto grazie a trattamenti di medicina estetica intelligente come la mesoterapia. Quindi attenzione a non abbondare con la salsa di soia!
- approfittate degli ingredienti integrali, come il riso nero. Non solo è ricco di fibre, ma anche ricchissimo di antiossidanti. Infine, vanta altri 23 composti vegetali utili nella lotta contro lo stress ossidativo.
- infine non dimenticate l’importanza, ai fini dell’equilibrio nutrizionale, di aggiungere solo una proteina e di non lasciarsi prendere la mano con l’apporto di olio EVO in caso di presenza di altre fonti di lipidi, come per esempio l’avocado.